I lavori sono stati assegnati a 5 gruppi e questi hanno lavorato diversamente (cartelloni, presentazioni pawer point, interviste, ecc...).
Ogni gruppo era formato da circa 4 persone e ognuno ha dato il suo contributo sperando che a voi tutti piaccia:-D.
Vi auguriamo una buona lettura.
Alcuni di noi sono andati a intervistare un produttore della Bianchetta Genovese.
Il produttore è stato gentile e ha risposto a tutte le nostre curiosità. Guardate il video!
Qui di seguito trovate una presentazione su alcuni prodotti tipici della Val Polcevera da noi selezionati
3. Grande saggezza contadina (quasi persa totalmente)
A proposito di grandi saggezze contadine, la classe ha avuto il piacere di incontrare il prof. Bampi che per un paio d'ore ci ha intrattenuto con proverbi, poesie e detti antichi in genovese. Qui pubblichiamo in genovese con traduzione due poesie che ci ha letto in classe:
I ravieu
Fæte un bon pin co’ ‘a solita ricetta
O de grasso ,se ‘a borsa t’ou consente
O de magro se invece te in bolletta,
stendilo fra due croste ben ao dente
e, usando o stampo fæto espressamente,
fanne di cuscinetti co’ ‘a pansetta,
incipria de farinn-a leggermente
e taggili un per un con ‘a roetta
fagge da un boggio e servili in to broddo
o megio sciuti con do tocco spesso
e tanto parmixan. Ma in ogni moddo
se i ravieu son gustosi e ben riusci-i,
ricorda che o segreto do successo
o l’e che seggian tanti e ben condi-i
I ravioli
Fate un buon ripieno con la solita ricetta
o di grasso se la sacca te lo permette
o di magro se sei in bolletta
stendilo fra due paste al dente
e usando lo stampo apposito
fanne dei cuscinetti con la pancetta
incipriali leggermente di farina
e tagliali uno a uno con la rotella
fagli dare un bollo e servili nel brodo
oppure asciutti con il sugo spesso
e tanto parmigiano ma tanto in ogni modo
se i ravioli sono gustosi e ben riusciti
ricorda che il segreto del successo
è che siano tanti e ben conditi.
La cimma pinn-a
comm’a se fa? Mæ cao… l’e
‘na parolla!
L’e comme defini ‘a felicitæ
Ghe veu tempo passiensa abilitæ
‘na scorsa de vitella sotti e frrolla,
euve, puisci, laccetti ben spellæ
non troppe euve dunque ‘a vegne colla
e no lasciala crua ch’a resta molla
bonn-a d’inverno e megio ancon d’estæ
o cada o freida o frita, se n’avansa
ma no cattala fætape’ caitæ
se no te veu piggiate
un ma de pansa
che quella a l’e di gommain cellofan!
Ciuttosto senti, avviso sciu mæ moæ
E vegnila a mangia da mi doman
La cima ripiena
Come si fa? mio caro è una parola
È come definire una felicita
Ci vuole tempo pazienza e abilità
Un pezzo di vitello sottile e frolla
Uova piselli animelle ben spellate
Non troppe uova sennò diventa colla
E non lasciatela cruda sennò resta molla
Buona d’inverno e ancor meglio d’estate
O calda o fredda o fritta se ne avanza
Ma non comprarla fatta per carità
Se non vuoi farti venire mal di pancia
Che quella è di gomma nel cellofan
Piuttosto senti
avviso mia mamma
E vienila a mangiare da me domani
4. Slow Food e Bio (work in progress)
Slow food è una grande associazione internazionale "no profit" impegnata a ridare il giusto valore del cibo nel rispetto di chi produce in armonia con ambienti ed ecosistemi grazie ai saperi di cui sono custodi i territori e le tradizioni locali.
Ogni giorno Slow food agisce in 150 paesi per promuovere un'alimentazione giusta, pulita e adeguata al nostro fabbisogno e adesso sta diventando pure una filosofia e uno stile di vita.
Bio significa alimentazioni biologiche derivate da agricolture biologiche, cioè senza l'utilizzo di prodotti chimici. Sono quindi vietati insetticidi, funghicidi, diserbanti.
I primi movimenti risalgono alla fine del XIX sec e nascono a Berlino, capitale della Germania. Negli anni 30-40 due inglesi fondarono la "Soil Assocation" oggi la più importante associazione. In Italia è arrivata a Milano nel 1947.
Aziende biologiche in primo piano in Liguria
Azienda Agricola Ascheri – si trova ad Albenga (SV) – ha iniziato la sua attività già nel 1840, prima con la floricoltura e poi l'orticoltura, per passare in seguito, alla coltivazione di piante ed erbe aromatiche.
L'Azienda offre una gamma completa di erbe aromatiche sfuse ed in vaso che vengono coltivate esclusivamente con l'uso di concimi organici e usando il lancio di insetti utili contro gli insetti dannosi.
Noberasca spa. L'azienda è stata fondata da Benedetto Noberasco nel 1908. Inizialmente si occupa della raccolta, confezionamento e smistamento dei prodotti agricoli della Piana di Albenga: albicocche, pesche, asparagi carciofi e pomodori. Nell'arco di pochi anni Noberasco si dedica all'importazione di frutta secca, in particolare datteri e uva passa. L'idea innovativa parte dall'acquisto della frutta secca dai paesi vengono successivamente lavorati e confezionati ad Albenga per essere spediti in tutto il mondo. Nasce quindi il concetto del consumer pack per della frutta secca.
Con lo sviluppo dei trasporti l'attività si sviluppa per raggiungere oggi ad essere considerata tra le più importanti aziende italiane nel settore della frutta secca ed è riconosciuta tra le maggiori e più avanzate realtà in Europa. L'azienda ha sviluppato inoltre tecnologie bio sia per la produzione che la conservazione.
Azienda Agricola Cannaiella si trova a Savona e produce Olio BIO - D.O.P. "Riviera Ligure"
Nasce dall’incontro di un gruppo di amici che credevano e credono nella corretta alimentazione per il benessere umano. Hanno così iniziato a produrre olio partendo dalla coltivazione degli ulivi in modo biologico. Ha ampliato via via la gamma di prodotti di alta qualità connessi all'olio.
Apicoltura Consiglieri a Moconesi. L'azienda nasce nel 1979 dalla passione per l'allevamento delle api della famiglia Consiglieri. Hanno da subito iniziato ad operare nel rispetto della natura e dell'ambiente nella Valfontanabuona, zona lontana da fonti di inquinamento, priva di insediamenti industriali e di coltivazioni intensive. Dal 1998 hanno certificato con il metodo biologico per garantire qualità e genuinità.
La Liguria è famosa anche per la sua fiera "Slow fish". Si tratta di una fiera ma è soprattutto un'occasione per riflettere su più temi a partire dal dilemma della nostra società: "non esiste un’attività produttiva che non abbia bisogno di attingere al capitale delle risorse naturali, esattamente come non esiste un’attività produttiva che non abbia bisogno di attingere a un capitale finanziario. Così come siamo attenti a non erodere quest’ultimo capitale senza poi risarcirlo e accrescerlo – pena la non sostenibilità economica – dobbiamo imparare a non erodere il capitale naturale senza ripristinarlo e migliorarlo – pena la non sostenibilità tout court, e l’impossibilità di nutrire il pianeta".
Slow Fish si fa portavoce di queste istanze: insieme a pescatori, ricercatori, scienziati, studenti, chef e artigiani del cibo cercheremo di capire come nutrire il nostro pianeta a partire dalla tutela dei nostri mari, cambiando l’attuale rotta, che non vuol dire stravolgere le nostre vite ma iniziare da piccoli accorgimenti e maggiore riflessione. Questi obiettivi sono sviluppati anche con attività rivolte ai bambini, perché comincino fin da piccoli a scegliere secondo le proprie esigenze e non secondo i capricci del mercato.
Nasce dall’incontro di un gruppo di amici che credevano e credono nella corretta alimentazione per il benessere umano. Hanno così iniziato a produrre olio partendo dalla coltivazione degli ulivi in modo biologico. Ha ampliato via via la gamma di prodotti di alta qualità connessi all'olio.
Apicoltura Consiglieri a Moconesi. L'azienda nasce nel 1979 dalla passione per l'allevamento delle api della famiglia Consiglieri. Hanno da subito iniziato ad operare nel rispetto della natura e dell'ambiente nella Valfontanabuona, zona lontana da fonti di inquinamento, priva di insediamenti industriali e di coltivazioni intensive. Dal 1998 hanno certificato con il metodo biologico per garantire qualità e genuinità.
La Liguria è famosa anche per la sua fiera "Slow fish". Si tratta di una fiera ma è soprattutto un'occasione per riflettere su più temi a partire dal dilemma della nostra società: "non esiste un’attività produttiva che non abbia bisogno di attingere al capitale delle risorse naturali, esattamente come non esiste un’attività produttiva che non abbia bisogno di attingere a un capitale finanziario. Così come siamo attenti a non erodere quest’ultimo capitale senza poi risarcirlo e accrescerlo – pena la non sostenibilità economica – dobbiamo imparare a non erodere il capitale naturale senza ripristinarlo e migliorarlo – pena la non sostenibilità tout court, e l’impossibilità di nutrire il pianeta".
Slow Fish si fa portavoce di queste istanze: insieme a pescatori, ricercatori, scienziati, studenti, chef e artigiani del cibo cercheremo di capire come nutrire il nostro pianeta a partire dalla tutela dei nostri mari, cambiando l’attuale rotta, che non vuol dire stravolgere le nostre vite ma iniziare da piccoli accorgimenti e maggiore riflessione. Questi obiettivi sono sviluppati anche con attività rivolte ai bambini, perché comincino fin da piccoli a scegliere secondo le proprie esigenze e non secondo i capricci del mercato.
Per quest'anno, dal 14 al 17 maggio, il focus sarà dedicato a come fare per nutrire il pianeta, creando al tempo stesso energia per la vita, allora dobbiamo ricordarci che la protezione e la tutela degli ambienti marini, iniziando a riflettere su come viene sfruttata la terra, coltivare la terra, allevare animali, alimentare le nostre automobili senza danneggiare il mare.
Bravi! Vedo che avete messo in pratica le vostre conoscenze sugli ipertesti con Power Point.
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