mercoledì 10 dicembre 2014

Diario di Bordo 1B - Visita a Villa Ghersi-Carrega-



Diario di bordo della classe I B

 

Giovedì 20 novembre io, la mia classe e le professoresse siamo andati a osservare gli alberi di villa Ghersi-Carrega per iniziare il nostro studio della vegetazione del quartiere.

Appena siamo arrivati abbiamo notato una grande piazza, un palazzo e gli alberi. La professoressa Bianchi ci ha raccontato che, quando fu costruita, la villa era formata soltanto da un corpo quadrato al quale in seguito sono state aggiunte le ali laterali.

L'anno scorso, quando ho vinto un concorso di arte, sono entrata dentro la villa per la premiazione. All'interno ci sono molte scale. Mia nonna mi ha fatto vedere dove era la sua aula scolastica. Infatti, la villa per un periodo è stata trasformata in scuola elementare e media e mia nonna ha frequentato lì le scuole.

[Bianca]

 

Ora nella villa c'è la sede del Comune ed è stata ristrutturata recentemente.

[Giulio]

 

Villa Ghersi-Carrega è stata costruita nel Seicento. Una volta aveva un grande giardino, che poi è stato diviso in due parti ed ora è pubblico.

Nel giardino abbiamo visto quattro alberi: il ligustro, la magnolia, il leccio e il tasso. Ci sono anche molte piante d'alloro. La professoressa Gandolfi ci ha spiegato che molti degli alberi del giardino sono stati tagliati e al loro posto sono stati piantati gli arbusti di alloro, la cui manutenzione è meno costosa.

[Samari]

 

A me è piaciuto un albero in particolare, la magnolia, soprattutto per i suoi frutti, che sembravano delle pigne al cui interno ci sono dei frutti rossi che sembrano caramelle.

Le professoresse ci hanno detto che in un edificio basso del cortile una volta c'era la scuderia, dove la famiglia Carrega metteva i cavalli. Attaccati ai muri ci sono dei grossi ganci dove questi venivano legati.

La professoressa Bianchi ci ha spiegato che la villa è stata costruita da Simone Ghersi, che poi la vendette alla famiglia Carrega. Questi signori la usavano come casa di campagna.

[Ludovica]

 

Ho cercato di immaginare il tempo in cui la villa era usata come dimora di campagna; allora era una villa maestosa, con un ampio giardino all'inglese, da far venire invidia a chiunque, con i cavalli e le portantine e una barchetta per attraversare il torrente.

È interessante osservare che, a quei tempi, per i nobili fare bella figura era molto importante e ci riuscivano anche solo abbellendo il loro giardino con alberi pregiati.

[Benedetta]

 

 

Nel cortile c'è anche la nicchia di un ninfeo, dove probabilmente una volta c'erano una vasca e una statua che raffigurava una divinità legata al mare. La statua ora non c'è più, ma è rimasta lo spazio in cui era collocata.

[Giorgia]

 

Durante la visita ho immaginato come poteva essere la villa nei secoli passati senza i palazzi intorno, senza i cespugli di alloro, con l'erba al posto dell'asfalto e della ghiaia.

Gli alberi scelti per abbellire la villa erano dei sempreverdi, belli anche in inverno e autunno.

[Stefano]

 

Mi sembrava di trovarmi in campagna  e di vedere la mia aiuola di aromatiche ad Avegno, vicino a Recco, con tutte quelle piante d'alloro che emanavano un profumo aspro. C'erano anche la parietaria, che ricopriva il muro come un tappeto verde scuro, e una pianta con frutti simili a soffioni.

A causa dell'alluvione il giardino più bello della villa era chiuso, ma dal cancello si vedeva un albero di tasso.

Il leccio mi sembrava un enorme mantello verde e c'era un'altra magnolia con grandi e belle foglie lucide.

[Davide]

 

Oltre a effettuare un'osservazione scientifica dovevamo stare attenti allo stato di mantenimento di questo giardino pubblico. La mia impressione al riguardo è che troppa gente usa gli spazi verdi senza rispettarli. Così anche a Villa Carrega, dietro ai cespugli, abbiamo visto spazzatura, lattine e plastica. Le cortecce degli alberi, invece, non mostrano segni di vandalismo.

L'impressione che mi ha fatto questo parco è stata abbastanza malinconica, perché si vede che è poco curato e rispettato da chi lo frequenta.

[Giovanni]

 

Abbiamo visto un albero di fico cresciuto in un muro. La professoressa di scienze ci ha spiegato che i suoi frutti sono piccoli e non molto buoni da mangiare.

Io ho notato che il parco è molto sporco e non è tenuto bene e questo mi dispiace molto perché potrebbe essere un giardino dove i bambini possono giocare senza pericolo.

[Sara R.]

 

Ora che la villa è diventata di proprietà del Comune secondo me è stata rovinata a causa di una scarsa manutenzione e di una scarsa vigilanza.

[Sara T.]

 

Nel cortile ci sono dei giardinetti e un campetto da calcio con una porta costruita da dei ragazzi.

Ci sono tanti tipi di alberi: leccio, tasso, magnolia e ligustro. La professoressa ci ha spiegato che il tasso nei tempi antichi era chiamato “albero della morte” perché le sue foglie sono velenose.

[Luca P.]

 

Nel parco della villa che ospita il Municipio, c'è un'area giochi per i bambini che sarebbe molto bella, ma purtroppo è mal tenuta: la siepe non è curata e le panchine sono sporche.

Secondo me, avere spazi verid nelle città è molto importante, perché offrono alle persone la possibilità di trascorrere del tempo all'aria aperta. Purtroppo, gli spazi a disposizione non sono molti  e i pochi che ci sono, spesso, sono mal tenuti, anche a causa della gente che li sporca.

[Federico]

 

Io vado a giocare a calcio con i miei amici nel campetto. A me la villa piace, ma vorrei che nelle aiuole ci fosse più erba e tornasse bella come era in passato.

[Keidi]

 



 

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