Diario di bordo della classe I B
Giovedì 20 novembre io, la mia classe e le professoresse
siamo andati a osservare gli alberi di villa Ghersi-Carrega per iniziare il
nostro studio della vegetazione del quartiere.
Appena siamo arrivati abbiamo notato una grande piazza, un
palazzo e gli alberi. La professoressa Bianchi ci ha raccontato che, quando fu
costruita, la villa era formata soltanto da un corpo quadrato al quale in
seguito sono state aggiunte le ali laterali.
L'anno scorso, quando ho vinto un concorso di arte, sono
entrata dentro la villa per la premiazione. All'interno ci sono molte scale.
Mia nonna mi ha fatto vedere dove era la sua aula scolastica. Infatti, la villa
per un periodo è stata trasformata in scuola elementare e media e mia nonna ha
frequentato lì le scuole.
[Bianca]
Ora nella villa c'è la sede del Comune ed è stata
ristrutturata recentemente.
[Giulio]
Villa Ghersi-Carrega è stata costruita nel Seicento. Una
volta aveva un grande giardino, che poi è stato diviso in due parti ed ora è pubblico.
Nel giardino abbiamo visto quattro alberi: il ligustro, la
magnolia, il leccio e il tasso. Ci sono anche molte piante d'alloro. La
professoressa Gandolfi ci ha spiegato che molti degli alberi del giardino sono
stati tagliati e al loro posto sono stati piantati gli arbusti di alloro, la
cui manutenzione è meno costosa.
[Samari]
A me è piaciuto un albero in particolare, la magnolia,
soprattutto per i suoi frutti, che sembravano delle pigne al cui interno ci
sono dei frutti rossi che sembrano caramelle.
Le professoresse ci hanno detto che in un edificio basso del
cortile una volta c'era la scuderia, dove la famiglia Carrega metteva i
cavalli. Attaccati ai muri ci sono dei grossi ganci dove questi venivano
legati.
La professoressa Bianchi ci ha spiegato che la villa è stata
costruita da Simone Ghersi, che poi la vendette alla famiglia Carrega. Questi
signori la usavano come casa di campagna.
[Ludovica]
Ho cercato di immaginare il tempo in cui la villa era usata
come dimora di campagna; allora era una villa maestosa, con un ampio giardino
all'inglese, da far venire invidia a chiunque, con i cavalli e le portantine e
una barchetta per attraversare il torrente.
È interessante osservare che, a quei tempi, per i nobili
fare bella figura era molto importante e ci riuscivano anche solo abbellendo il
loro giardino con alberi pregiati.
[Benedetta]
Nel cortile c'è anche la nicchia di un ninfeo, dove
probabilmente una volta c'erano una vasca e una statua che raffigurava una
divinità legata al mare. La statua ora non c'è più, ma è rimasta lo spazio in
cui era collocata.
[Giorgia]
Durante la visita ho immaginato come poteva essere la villa
nei secoli passati senza i palazzi intorno, senza i cespugli di alloro, con
l'erba al posto dell'asfalto e della ghiaia.
Gli alberi scelti per abbellire la villa erano dei
sempreverdi, belli anche in inverno e autunno.
[Stefano]
Mi sembrava di trovarmi in campagna e di vedere la mia aiuola di aromatiche ad
Avegno, vicino a Recco, con tutte quelle piante d'alloro che emanavano un
profumo aspro. C'erano anche la parietaria, che ricopriva il muro come un
tappeto verde scuro, e una pianta con frutti simili a soffioni.
A causa dell'alluvione il giardino più bello della villa era
chiuso, ma dal cancello si vedeva un albero di tasso.
Il leccio mi sembrava un enorme mantello verde e c'era
un'altra magnolia con grandi e belle foglie lucide.
[Davide]
Oltre a effettuare un'osservazione scientifica dovevamo
stare attenti allo stato di mantenimento di questo giardino pubblico. La mia impressione
al riguardo è che troppa gente usa gli spazi verdi senza rispettarli. Così
anche a Villa Carrega, dietro ai cespugli, abbiamo visto spazzatura, lattine e
plastica. Le cortecce degli alberi, invece, non mostrano segni di vandalismo.
L'impressione che mi ha fatto questo parco è stata
abbastanza malinconica, perché si vede che è poco curato e rispettato da chi lo
frequenta.
[Giovanni]
Abbiamo visto un albero di fico cresciuto in un muro. La
professoressa di scienze ci ha spiegato che i suoi frutti sono piccoli e non
molto buoni da mangiare.
Io ho notato che il parco è molto sporco e non è tenuto bene
e questo mi dispiace molto perché potrebbe essere un giardino dove i bambini
possono giocare senza pericolo.
[Sara R.]
Ora che la villa è diventata di proprietà del Comune secondo
me è stata rovinata a causa di una scarsa manutenzione e di una scarsa
vigilanza.
[Sara T.]
Nel cortile ci sono dei giardinetti e un campetto da calcio
con una porta costruita da dei ragazzi.
Ci sono tanti tipi di alberi: leccio, tasso, magnolia e
ligustro. La professoressa ci ha spiegato che il tasso nei tempi antichi era
chiamato “albero della morte” perché le sue foglie sono velenose.
[Luca P.]
Nel parco della villa che ospita il Municipio, c'è un'area
giochi per i bambini che sarebbe molto bella, ma purtroppo è mal tenuta: la
siepe non è curata e le panchine sono sporche.
Secondo me, avere spazi verid nelle città è molto
importante, perché offrono alle persone la possibilità di trascorrere del tempo
all'aria aperta. Purtroppo, gli spazi a disposizione non sono molti e i pochi che ci sono, spesso, sono mal
tenuti, anche a causa della gente che li sporca.
[Federico]
Io vado a giocare a calcio con i miei amici nel campetto. A
me la villa piace, ma vorrei che nelle aiuole ci fosse più erba e tornasse
bella come era in passato.
[Keidi]
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